AMICI DI FOLLEREAU
Amici di Follereau: Gruppo di volontariato nato a Spilamberto nel 1961
ad opera di Mario Cavani, Federico Corsini e Renato Peri. Raccogliendo
l'appello di Raul Follereau alla Gioventù fortunata del mondo, il gruppo
iniziò ad occuparsi delle problematiche del sud del mondo, con particolare
riferimento alla malattia di Hansen (lebbra). L'associazione, che non ebbe mai
uno statuto scritto ma si attenne sempre alla regola Testimonianza, Disponibilità e
Non-violenza, ottenne ampie adesioni fra i giovani spilambertesi e fu all'origine di
iniziative analoghe nei paesi circonvicini. La raccolta di fondi avveniva tramite
le Mostre mercato di prodotti dell'artigianato afro-asiatico (antesignane del
Commercio equo e solidale) e le Settimane della fraternità, manifestazioni annuali
che oltre a momenti formativi (vi parteciparono Raul Follereau nel 1965;
l'Abbé Pierre nel 1966; Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea; Padre
Ernesto Balducci e Monsignor Giacomo Lercaro) presentavano anche spettacoli e mostre.
Le Settimane della Fraternità hanno rappresentato i momenti di più energico impatto
dell'idea evolutiva cristiano-gandhiana sul guscio borghese dell'ambiente paesano.
In seguito, a partire dal 1967 con il Campo Emmaus, si iniziarono quelle iniziative
di riciclaggio dei materiali di scarto che anticipavano l'attuale raccolta
differenziata dei rifiuti. I fondi così raccolti venivano in genere impiegati
direttamente, fornendo supporto a diverse iniziative, quali la missione di
Padre Ferri in Ecuador e quella di Padre Bruno Paganelli in Burundi e le
iniziative dell'Associazione Femminile Medico-Missionaria in Kerala (India),
cui venne procurata un'ambulanza. Non mancava comunque il collegamento e la
collaborazione con analoghe organizzazioni di maggior respiro, ad esempio con
Mani Tese a partire dal 1966. In questo periodo tre dei membri si impegnarono
personalmente nel sud del mondo: Renato Peri in Centrafrica, Federico Corsini
in Marañon e Paolo Rosa in Sierra Leone. Al di là di queste attività tipiche,
sulla base della propria regola il gruppo prese parte a numerose altre iniziative:
dal supporto agli anziani e ai minori portatori di handicap, ad un fattivo contributo
in occasione dell'alluvione di Firenze del 1966 (alcuni membri presero parte ai
soccorsi come volontari); alla partecipazione, durante il Sessantotto, a numerose
Marce della Pace (Roma, Firenze, Verona). Nel 1971, anche sulla base delle
esperienze di coloro che si erano recati in missione, in particolare di Paolo Rosa,
prevalse l'orientamento di dedicare le forze del gruppo alla formazione di persone
originarie del Terzo Mondo, in modo che queste potessero poi direttamente operare
per lo sviluppo dei propri paesi. Per far fronte alle mutate esigenze il gruppo si
trasformò, abbandonando l'originaria denominazione di Amici di Follereau per quella
di Overseas, organizzazione tuttora attiva a Spilamberto. Va notato che il glorioso
nome di Amici di Follereau non morì: esso venne assunto da un analogo gruppo di
Bologna (tuttora in attività) che al momento della fondazione, pure avvenuta
nel 1961, era stato denominato Amici dei Lebbrosi. Sede del gruppo fu inizialmente
la casa di Mario Cavani poi, a partire dal 1969, alcuni locali nella canonica della
chiesa di Sant'Adriano, messi a disposizione dal Parroco e in larga misura restaurati
dai volontari stessi.
(Fonte: Enciclopedia Spilambertese).